
Sarvangasana: la Posizione della Candela nello Yoga
Scopri Sarvangasana, la posizione della candela nello yoga: benefici, significato, varianti e precauzioni per una pratica sicura e consapevole.
di Ray Long
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Introduzione
C’è un momento, nella pratica, in cui il corpo si solleva dal tappetino e, con le gambe rivolte verso il cielo, ricorda la fiamma di una candela accesa. È la Posizione della Candela o Sarvangasana, quella che gli yogi chiamano “la madre di tutte le asana”. Non è soltanto un gesto atletico, ma un invito a cambiare prospettiva, a guardare il mondo a testa in giù per illuminare ciò che dentro di noi è rimasto nell’ombra.
B. K. S. Iyengar scriveva che questa asana porta benefici a tutto l’organismo, e in effetti il suo stesso nome lo rivela: Sarva significa “tutto”, Anga “parti del corpo”. È la posizione che coinvolge l’essere umano nella sua interezza.
Il significato profondo
Immagina una candela che brucia silenziosa in una stanza buia: la sua luce, piccola e stabile, trasforma l’ambiente. Così La Posizione della Candela a trasforma chi la pratica. È un’inversione, e come tale, invita a ribaltare i punti di vista: ciò che normalmente sta in alto – la testa – si avvicina al suolo, mentre ciò che poggia sulla terra – le gambe – si solleva verso l’alto. È un rovesciamento che porta chiarezza e silenzio interiore.
Gli yogi vedono in questa postura un richiamo alla purezza del chakra della gola (Vishuddha), centro della verità e della comunicazione autentica. Portando il mento verso il petto, si attiva un gesto chiamato Jalandhara Bandha, che canalizza l’energia e risveglia la nostra capacità di esprimerci con sincerità.
La chiave per la sicurezza è assicurarsi che il peso appoggi sulla parte alta delle spalle e la parte posteriore degli avambracci via via che alzi in linea verticale le spalle, le anche e le gambe.
Anatomia del collo

La colonna cervicale è composta da sette vertebre che si muovono tra loro per flettere (in avanti, oltre che di lato), estendere e ruotare il collo. La prima vertebra cervicale, C1, è detta atlante; è quella con la maggiore mobilità tra essa e il cranio (occipite). Ma immagina la Candela, con tutto il peso del corpo appoggiato a un collo in piena flessione. Si capisce, dunque, che possono verificarsi affaticamenti a carico dei legamenti intervertebrali del collo. Inoltre, un movimento improvviso o una caduta può portare il collo oltre la sua gamma normale di movimento e causare un infortunio.
Il trucco
Per tenere il grosso del peso sulle spalle e non sulla colonna cervicale devi avere spalle flessibili e aperte. Se i flessori e gli adduttori delle spalle sono tesi, non riuscirai a portare le braccia dietro di te con facilità, e di conseguenza la colonna si arrotonderà, il petto andrà in dentro e il peso del corpo finirà sulla parte posteriore del collo.
Preparazione alla Posizione
L’obbiettivo è aprire il petto e la parte anteriore delle spalle, i pettorali, i deltoidi anteriori, i coracobrachiali (muscoli lunghi e sottili all’articolazione della spalla) e i bicipiti.
Questo permette alle braccia di estendersi meglio dietro di te nella Candela, permettendo alle mani e ai gomiti di agire come un ferma porta, sostenendo la schiena e distribuendo il peso sulla parte alta delle spalle.
Gomukhasana – Posizione del Muso di Vacca

Questa posizione delle braccia inizierà ad allungarei muscoli flessori delle spalle. Siediti comodamente, premi il dorso della mano più bassa sulla schiena per 5 secondi, poi inizia ad avvicinare le mani tra loro per approfondire l’allungamento. Mantieni la posizione per 30 secondi. Cambia lato; ripeti per un totaledi 3 passaggi completi
Purvottanasana – Posizione della Tavola verso l’Alto

Questa posizione allunga i muscoli flessori delle spalle e i pettorali. Da una posizione seduta, appoggia le mani circa 30 centimetri dietro di te, con le dita verso i glutei. Piega i gomiti per proteggere i polsi. Quando senti un allungamento nel petto, fissa le mani sul materassino e cerca di portarle iverso i glutei. Mantieni la posizione per 30 secondi. Ripeti per 3 volte.
Setu Bandha Sarvangasana – Posizione del Ponte

Questa posizione aumenta la flessibilità e la forza nella colonna toracica. In posizione supina, porta le cosce parallele premendo i piedi nel materassino e cercando di allontanarli uno dall’altro. Poi premi ancora sui piedi per alzare le anche, mantieni per 2 respiri e scendi. Fai 2 serie di 10 ripetizioni ciascuna.
Sarvangasana – Posizione della Candela sostenuta con sedia

Questa alternativa appoggia il peso del corpo sulla sedia e non sulla colonna cervicale. Posiziona la coperta come nella foto (o usa una coperta piegata sotto ciascuna spalla). Sostieni il peso sul bordo della sedia che avrai appoggiato contro al muro. Per uscire dalla posizione premi i piedi contro al muro per alzare il bacino dalla sedia, sposta la sedia di lato e scendi
Benefici della Posizione della Candela
Come una sorgente che irriga un campo, Sarvangasana nutre i sistemi vitali del corpo. Invertendo la posizione naturale, favorisce il ritorno venoso e linfatico, alleggerendo le gambe e sostenendo il cuore. Rafforza il diaframma, migliora la respirazione, apre il petto e aiuta la digestione.
Ma non sono solo i benefici fisici a renderla speciale: la mente, in questa postura, ritrova quiete. Lo sguardo si rivolge all’interno, il pensiero rallenta, e l’intero organismo si accorda come uno strumento musicale che torna ad essere in armonia.
Precauzioni necessarie
Ogni luce ha bisogno di un sostegno sicuro. Così la candela richiede rispetto: non è adatta a chi soffre di pressione alta, glaucoma, problemi cervicali o fragilità della colonna. Le donne in gravidanza o durante il ciclo dovrebbero evitarla. È importante non forzare, non giocare con il collo, e affidarsi a un insegnante quando si è all’inizio.
Un consiglio che ripeto sempre ai miei allievi: entra ed esci dalla posizione con lentezza, come si spegne o si accende una fiamma.
Conclusione
La Posizione della Candela è più di un esercizio: è un atto di fiducia. Come una candela che illumina senza rumore, ci ricorda che anche noi possiamo portare luce al nostro corpo e alla nostra mente semplicemente cambiando prospettiva. Ogni volta che ti sollevi in questa posizione, ricorda che stai praticando non solo con i muscoli, ma con tutto te stesso – corpo, respiro e spirito.
Ray Long
È un chirurgo ortopedico certificato e fondatore di Bandha Yoga.
Si è laureato presso la University of Michigan Medical School e ha completato la sua formazione post-laurea alla Cornell University, alla McGill University, all’Università di Montréal e al Florida Orthopedic Institute. Pratica e studia hatha yoga da oltre vent’anni, avendo ricevuto una formazione approfondita con B.K.S. Iyengar e altri importanti maestri di yoga. Ha scritto e pubblicato numerosi saggi illustrati di anatomia e Yoga