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12 Lezioni di vita: per vivere e morire in serenità

Scopri le 12 lezioni di vita tratte dalla vita del Mukti Bhavan , “Casa della Liberazione” di Varanasi, il luogo dove le persone cercano il moksha, la liberazione dal ciclo delle reincarnazioni. Consigli per vivere con serenità, accettazione e scopo.

di Deepak Paalman

Morire a Varanasi

Lezioni di vita radicate nel cuore di molti induisti. la credenza che esalare l’ultimo respiro al Kashi Labh Mukti Bhawan ( Casa della Liberazione ) a Varanasi è una delle tre pensioni in città dove le persone si prenotano per andare a morire. Le altre due sono Mumukshu Bhawan and Ganga Labh Bhawan. Costruita nel 1905, Mukti Bhawan, La Casa della Liberazione, è molto conosciuta sia in città che nei dintorni. Bhairav Nath Shukla è stato il manager della pensione negli ultimi 44 anni. Ha visto sia ricchi che poveri prendere rifugio nella Mukti Bhawan mentre aspettano la morte sperando di trovare sollievo. Shukla supporta la loro speranza. Siede su una panca di legno nel cortile a ridosso di un muro di mattoni rossi, e condivide con me le 12 lezioni di vita tratte da più di 12.000 morti di cui è stato testimone.

MUKTI BHAVAN

  12 Lezioni di Vita

1 • Risolvi tutti i conflitti prima di morire

Shukla racconta la storia di Shri Ram Sagar Mishr, un professore di sanscrito di più di 20 anni fa. Più anziano dei suoi 6 fratelli, era però molto affezionato a quello più giovane. I due ebbero una brutta discussione che finì per cessare il dialogo. Negli ultimi giorni di vita, Mishr entrò nella pensione e chiese di riservare la stanza numero 3. Era sicuro che sarebbe morto entro il 16° giorno dal suo arrivo. Al 14° giorno chiese: «Dite a mio fratello più giovane di venirmi a trovare. Questa separazione ho bisogno di risolverla». Il fratello arrivò il 16° giorno. Mishr tenendogli la mano gli chiese perdono. Entrambi i fratelli piangevano e a metà della frase Mishr smise di parlare. Se ne era andato via.

2 • La semplicità è il cuore della vita

Nei giorni finali della vita, ci si accorge che si dovrebbe viverla in maniera più semplice. Trovare l’appagamento nell’avere meno è il segreto per avere di più.

3 • Filtra i lati negativi delle persone

 Shukla sostiene che tutte le persone hanno lati buoni e cattivi. Piuttosto che eliminare le persone “cattive” dal corso della vita, dovremmo esplorare meglio i loro lati migliori. Nutrire rancore per alcune persone scaturisce dal concentrarsi soltanto sulle loro negatività.

4 • Chiedi aiuto agli altri

 Imparare a fare tutto da soli potrà dare un senso di onnipotenza, ma non ti permetterà di confrontarti con la saggezza e l’esperienza raccolta dagli altri. Nel mondo c’è sempre qualcuno che ne sa più di noi, e la sua conoscenza potrà venirci in aiuto, se siamo aperti a chiederla.

5 • Trova la bellezza nelle piccole cose

La Casa della Liberazione, Mukti Bhavan trasmette dei bhajans e canzoni devozionali tre volte al giorno. «Alcune persone», mi dice Sukhla, «si fermano, ammirano una nota, o il timbro del suono di uno strumento, come se non l’avessero mai fatto prima. Scoprono la bellezza e lo stupore in ogni singolo elemento della vita».

6 • L’accettazione è libertà

 Gran parte delle persone sfuggono dall’accettare la loro realtà e la loro natura. Questa ostinata negazione alimenta in loro emozioni nocive. L’accettazione del sè ti darà libertà e forza

7 • Trattare tutti alla stessa maniera rende il servizio più facile

La vita sarebbe stata molto più difficile se Shukla avesse trattato le persone ammesse al Mukti Bhavan in funzione della loro casta, credo, colore e stato socio-economico. Crare delle categorie conduce alla complicazione e si finisce per non rendere mai un buon servizio.

 
8 • Se e quando trovi il tuo scopo, fai qualcosa per raggiungerlo.

Avere la consapevolezza della propria vocazione è una grande cosa, ma poi devi farci qualcosa. Molte persone, dice Sukhla, sentono quale sia la loro missione, ma non fanno nulla per concretizzarla. Sedercisi sopra è peggio che non avere nessuna vocazione.

 
9 • Le abitudini diventano valori

Shukla raccomanda di coltivare sempre buone abitudini, per accogliere valori virtuosi. Costruire buone abitudini richiede una pratica costante, «è come allenare i muscoli, lo devi fare ogni giorno».

10 • Scegli cosa vuoi conoscere

Nell’infinita vastità della conoscenza disponibile all’essere umano, è facile perdersi e rimanere confusi. «La lezione è che devi saper scegliere cosa abbia veramente valore per te». La cosa saggia da fare è approfondire ciò che dà gioia al tuo cuore.

11 • Le persone non sono i loro pensieri

Lungo la strada alcune incompatibilità di modi di pensare creano un’interruzione nelle relazioni. Non sei in relazione con il loro modo di pensare e per evitare conflitti, cerchi di evitarli. Ma ciò ha a che fare con differenti modi di pensare, non con la persona. Comprendere questo concetto, ti allevia da sentimenti di rancore e vendetta.

 
12 • Il 10% di ciò che guadagni è per il dharma

Per Shukla il dharma non è qualcosa di religioso o spirituale ma è vivere facendo del bene agli altri. Secondo lui una percentuale del 10% del proprio reddito dovrebbe essere destinata a questo scopo.Molte persone nella loro sofferenza finiscono per empatizzare con la sofferenza degli altri. Shukla è testimone che coloro che hanno l’amicizia dei loro amati, la benedizione di stranieri sconosciuti, e l’abbraccio benevolo della gente, escono dalla vita in maniera pacifica e con grazia. Questo è possibile solo se impari a non aggrapparti a tutto ciò che ti viene dato, ma ne lasci una parte per gli altri.

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Le regole del MUKTI BHAVAN

Le regole della pensione: vengono accolti solo induisti (credenti nella liberazione dell’anima); non sono ammesse persone con malattie contagiose; è vietato il sesso o comportamenti peccaminosi. La permanenza è gratuita, (viene richiesto un contributo spese per l’elettricità), ed è di massimo 15 giorni. Dopo questo periodo è a discrezione del manager (Shukla), l’estensione dell’ospitalità. «Se le persone qui morissero, questa sarebbe una casa di fantasmi. Qui le persone raggiungono la Liberazione dell’anima».

Che cos’è il Moksha?

Nella filosofia indù, il termine moksha significa liberazione o emancipazione. È la liberazione definitiva dal samsara, il ciclo di nascita, morte e rinascita. Rappresenta la fine del karma accumulato e il raggiungimento di uno stato di pace assoluta e libertà dell’anima. Per molti credenti, esalare l’ultimo respiro in luoghi sacri come Varanasi permette di raggiungere questa liberazione.


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