La magia delle spezie
Secondo l’Ayurveda la primavera è la stagione migliore per eseguire una purificazione completa, e per “resettare” l’intero sistema che regola il corpo umano. Durante l’inverno, infatti, il corpo accumula in modo naturale delle tossine che spesso si manifestano in forme allergiche.
Utilizzo consapevole delle spezie
Per regolare il rapporto tra l’organismo umano e il cambio di stagione, l’Ayurveda consiglia un uso sapiente di alcune spezie, che vanno mescolate nel modo corretto a seconda dei diversi disturbi.
L’Ayurveda consiglia di utilizzare il masala, mescolanza di vari tipi di spezie, che contengono energia calda e fredda e tutti i gusti: piccante, pungente, astringente, aspro, salato, amaro e dolce.
Per avere una salute bilanciata dobbiamo poter utilizzare tutte le spezie, ma la quantità deve essere giusta: un mezzo cucchiaino è sufficiente per il fabbisogno di una persona durante un unico pasto.
Una delle spezie di maggior utilizzo e pregio è la curcuma, che contiene energia calda e un gusto amaro e astringente. È il miglior antisettico, è possibile utilizzarla come antibiotico, purifica il sangue e aiuta a ridurre il colesterolo. Tra le sue specificità, la curcuma può favorire un aumento di Pita e alleviare Vata e Kapa. Nei casi di allergie respiratorie, raffreddore, mal di gola, tosse e gonfiore allergico della gola, la curcuma si può utilizzare come rimedio, accompagnata con latte caldo.
I benefici delle spezie
◊ Favoriscono una buona digestione
◊ Prevengono l’accumulo di grasso
◊ Mantengono in buona condizione lo stato del sangue agendo come anticoagulanti
◊ Favoriscono una buona sudorazione e annullano il cattivo odore del sudore
◊ Migliorano la circolazione, puliscono i vasi sanguigni riducendo il colesterolo
◊ Agiscono sul tratto intestinale come antibiotico “digerendo” i batteri nocivi
◊ Portano a un buon funzionamento dell’apparato digestivo
◊ Danno uno stato di benessere interiore e mentalmente portano un senso di allerta e vigilanza
Zenzero
- Nome latino: Zingiber officinalis
- Gusto: pungente
- Specificità: armonizzante di Pita Dosha e afrodisiaco
- Parti usate: rizoma
- Dosi: 1-2 g di zenzero fresco con sale o miele; da 0,5 g a 1 g se essiccato
- Azione sui Dosha: armonizza i Tridosha, contrasta la combinazione patologica di Kapa e Vata, armonizza Pita.
- Azione su Agni (fuoco gastrico): digestivo, aperitivo
Uso terapeutico:
- Aiuta a solidificare le feci e svolge un’azione digestiva.
- Normalizza la peristalsi e l’emissione di aria.
- Colite, artrite reumatoide, gonfiore delle articolazioni: usare polvere di zenzero secco rosolata in olio di ricino (2-5 g).
- Sete eccessiva, febbre, indigestione: preparare una tisana di zenzero blanda/forte.
- Mal di testa e raffreddore: applicare la pasta esternamente sulla fronte, oppure instillare nelle narici una blanda soluzione di zenzero secco e zucchero di cocco sciolti nell’acqua.
Precauzioni: se assunto in quantità eccessive, può causare infiammazioni e blocchi intestinali, reazioni allergiche e dolore di stomaco.
Chiodi di garofano
- Nome latino: Syzygium aromaticum
- Gusto: pungente e amaro
- Specificità: infezioni orali e degli occhi
- Parti usate: boccioli del fiore ancora chiusi ed essiccati
- Dosi: da 250 mg a 1 g
- Azione sui Dosha: allevia Kapa, pacifica Vata
- Azione su Agni (fuoco gastrico): aperitivo e digestivo
Uso terapeutico:
- Flatulenza, dolori addominali, perdita d’appetito: preparare una tisana di chiodi di garofano o masticare uno o due boccioli.
- Mal di denti: riempire le cavità dentali con polvere o con cotone inzuppato in olio essenziale di chiodi di garofano.
- Raffreddore, tosse, febbre, brividi: preparare una tisana.
Precauzioni: usato spesso può avere effetto riscaldante.
Noce moscata
- Nome latino: Myristica fragrans
- Gusto: amaro, pungente, astringente
- Specificità: agisce sul mal di testa
- Parti usate: semi essiccati
- Dosi: da 0,5 g a 1 g
- Azione sui Dosha: allevia Kapa e Vata
- Azione su Agni (fuoco gastrico): stimolante e riscaldante
Uso terapeutico:
- Diarrea: usare la polvere con yogurt magro.
- Mal di testa: applicare la pasta ottenuta dalla noce moscata sulla fronte.
- Feci sciolte: usare la polvere con zenzero secco e semi di cumino.
- Problemi della pelle: effettuare applicazioni esterne.
- Eiaculazione precoce: assumere per via orale con ghee gruta e zucchero di canna grezzo.
Precauzioni: eccessive dosi possono causare sensazioni di bruciore, vomito, svenimento. L’uso prolungato può provocare la dipendenza tipica dei narcotici.
Il soffritto in Ayurveda
Nella tradizione italiana il soffritto è la base di molte preparazioni ed è usato per donare sapore e intensità al gusto della pietanza.
Un soffritto preparato secondo i principi ayurvedici è cucinato con differenti spezie (masala), aromi e ghee gruta o olio, allo scopo di favorire la digestione, ma mantenerne il gusto.
Questo soffritto può essere la base di partenza delle preparazioni o si può aggiungere alle pietanze alla fine della cottura.
Preparazione
◊ Pulire e tagliare cipolla e aglio a piccoli pezzi.
◊ Riscaldare il ghee gruta o l’olio di oliva o di sesamo in una padella; quando il ghee o l’olio sono caldi aggiungere il masala e mescolare per alcuni secondi.
◊ Aggiungere inizialmente cumino, fieno greco, soia nera o verde (oppure altre spezie a seconda del gusto) e in seguito, quando le spezie sono ben riscaldate, aggiungere eventualmente le erbe aromatiche (foglie di curry, salvia, rosmarino ecc…), l’aglio e infine la cipolla; mescolare spesso fino a quando la cipolla non risulta dorata.
◊ Cipolla e aglio possono essere, a seconda del gusto, anche non utilizzati.