
Dea Lakshmi: prosperità e abbondanza
La Dea Lakshmi, simbolo di bellezza, abbondanza e saggezza. Leggi il significato spirituale, le leggende e come onorarla nella tua vita quotidiana.
di Gianni Da Re Lombardi
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Chi è la Dea Lakshmi?
Il nome Lakshmi deriva dalla radice sanscrita laksh, che significa “segno, obiettivo, fortuna“. Lakshmi è una delle divinità indiana più amate del pantheon induista, simbolo di bellezza, prosperità, abbondanza, fertilità, generosità e coraggio. Rappresenta la forza attiva e benevolente della creazione. È la consorte del dio Vishnu, sostenitore dell’universo, e incarna l’energia femminile che lo rende vivo e armonioso.
Cosa rappresenta
la Dea Lakshmi non è solo la dea della ricchezza materiale: è anche la personificazione della saggezza, della bellezza interiore e dell’etica del dare. Seduta su un fiore di loto, simbolo della purezza spirituale che nasce anche nel fango più torbido, Lakshmi indica che ogni forma di fortuna nasce da una trasformazione consapevole. Chi coltiva il bene con sincerità, senza avidità, può ricevere la sua benedizion
Le otto forme di Lakshmi: Ashta Lakshmi
Secondo la tradizione, la Dea Lakshmi ha otto manifestazioni principali, ognuna delle quali presiede a un ambito specifico della vita: la Grande Lakshmi, la Lakshmi dell’oro e dell’opulenza, dell’agricoltura, della fertilità animale, del coraggio, della vittoria, delle arti e delle scienze. L’insieme di queste forme è chiamato Ashta Lakshmi e illustra la completezza delle benedizioni divine che questa dea può portare.
Il mito della zangolatura dell’Oceano di Latte

Uno dei racconti più affascinanti legati a Lakshmi, inserito nel Mahabarattha, è quello della cosiddetta “zangolatura dell’Oceano di Latte” (Kshira Sagara Manthan), un episodio mitologico che racchiude insegnamenti profondi. Nella leggenda, gli dei e i demoni si unirono per sbattere il mitico Oceano di Latte, come si farebbe con una zangola per separare il burro dalla panna.
L’obiettivo era ottenere l’Amrita, il nettare dell’immortalità, ma anche recuperare i tesori perduti, tra cui Lakshmi stessa.
Il termine “zangolatura” si riferisce proprio all’atto di mescolare ritmicamente una sostanza per trasformarla. Questa azione rappresenta metaforicamente lo sforzo interiore, la disciplina e la cooperazione necessari per ottenere risultati duraturi. Dopo mille anni di sforzi, dal mare emerse Lakshmi, rinnovata, in piedi su un loto, radiosa. Il suo ritorno simboleggia il potere della perseveranza, della purezza d’intento e dell’armonia: la vera fortuna non è un dono immediato, ma il frutto di una lunga trasformazione.
Chi è la sorella della Dea Lakshmi?
Alakshmi, la sorella oscura di Lakshmi, rappresenta la sfortuna. Il suo nome è formato dalla a- privativa, come in greco. Cavalca un asino, animale considerato impuro, e in alcune versioni assume la forma di un gufo, simbolo ambiguo che rappresenta sia la saggezza che il malaugurio. Questo dualismo ricorda che fortuna e sfortuna sono due facce della stessa medaglia: l’una può facilmente scivolare nell’altra se non si coltiva la consapevolezza.
Il Mantra della Dea Lakshmi
Uno dei mantra più noti per invocare la benedizione di Lakshmi è:
Om Shreem Mahalakshmiyei Namaha
Questo mantra può essere ripetuto durante la meditazione, in particolare il venerdì, giorno a lei consacrato (e dedicato a Venere anche nella tradizione romana). Lo si può recitare 108 volte, usando un mala, per attrarre abbondanza, gratitudine e amore nella propria vita.
Perché invocarla
In un tempo dominato da insicurezze economiche e fragilità sociali, il culto di Lakshmi offre un messaggio di speranza: la prosperità non è solo un bene materiale, ma un equilibrio interiore fondato sull’etica, la bellezza e la generosità. Onorarla significa anche riflettere sul proprio rapporto con il denaro, il desiderio, la femminilità e la saggezza.
Nella vita quotidiana
Nonostante in India esistano pochi templi dedicati unicamente a Lakshmi (spesso è venerata accanto a Vishnu), la sua immagine è diffusissima nelle case, nei negozi e nei luoghi di lavoro. Accendere una candela, offrire dei fiori, pulire con cura gli spazi e recitare il suo mantra sono gesti semplici ma potenti per coltivare la sua presenza.
Conclusioni
La Dea Lakshmi è molto più di una dea della fortuna. È una guida interiore, una compagna spirituale, un principio che invita a integrare materia e spirito. Accoglierla nella propria pratica quotidiana, senza attaccamento ai risultati, può aprire la via a un tipo di ricchezza profonda, duratura e trasformativa. Proprio come il loto, anche noi possiamo fiorire nel mondo, pur nascendo dal fango.
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