Meditazione

Trataka: la pratica di purificazione per la vista e la concentrazione

Trataka, la pratica yoga che purifica la vista, migliora la concentrazione e armonizza il Manipura chakra. Una tecnica millenaria per mente e corpo.

A cura di Bice Mattioli

Trataka non è semplicemente una tecnica di concentrazione yoga: è una pratica millenaria di purificazione, capace di armonizzare corpo, mente ed energia interiore. In sanscrito, Trataka significa “guardare fisso”, e questa semplice azione, ripetuta con consapevolezza, diventa uno strumento potente per affinare la vista, migliorare la concentrazione mentale e risvegliare il fuoco interiore del Manipura chakra, il centro energetico situato all’altezza dell’ombelico.

La mente, si sa, ha la tendenza a vagare. I pensieri si susseguono, spesso confusi o ripetitivi. Trataka ci invita a fermarci, a riportare l’attenzione in un punto preciso, fisico e simbolico. In questo modo, si crea uno spazio interno di silenzio e chiarezza. Il corpo si rilassa, gli occhi si purificano, la mente si illumina.

Un ponte tra occhi, intestino e chakra

A differenza di molte tecniche di meditazione che chiudono gli occhi verso l’interno, Trataka parte proprio dalla vista. Nella visione yogica, gli occhi sono il riflesso del fuoco interiore e sono energeticamente connessi al Manipura chakra, il centro della trasformazione, del potere personale e del metabolismo. Questo chakra governa non solo la digestione fisica, ma anche quella emotiva e mentale. Per questo, osservare con presenza può aiutare ad “assimilare” meglio esperienze, emozioni, intuizioni.

Non è un caso che Trataka venga praticato a digiuno o lontano dai pasti: lo stomaco vuoto consente una maggiore leggerezza e sensibilità nella zona addominale, dove risiede Manipura.

Come si pratica il Trataka

Praticare Trataka è semplice, ma richiede costanza e uno stato d’animo attento e tranquillo. Ecco i passaggi fondamentali:

1. Preparazione dell’ambiente e del punto di osservazione

Trataka

Scegli un luogo tranquillo e ben ventilato, dove non sarai disturbata/o. Puoi utilizzare diversi supporti:

  • Un puntino nero o rosso disegnato su un foglio bianco

  • Una candela accesa, posta leggermente sopra il livello degli occhi

  • Un simbolo sacro, come l’OM o uno yantra

Posiziona l’oggetto scelto a circa due metri di distanza, su una superficie stabile.

 

Scegli un luogo tranquillo e ben ventilato, dove non sarai disturbata/o. Puoi utilizzare diversi supporti:

  • Un puntino nero o rosso disegnato su un foglio bianco

  • Una candela accesa, posta leggermente sopra il livello degli occhi

  • Un simbolo sacro, come l’OM o uno yantra

Posiziona l’oggetto scelto a circa due metri di distanza, su una superficie stabile.

2. La postura e il respiro

Siediti in modo comodo, con la schiena eretta e stabile. Chiudi gli occhi per alcuni minuti, e respira in modo naturale. Porta la mente sul respiro, lasciando andare le tensioni.

3. Osservazione focalizzata (Trataka)

Apri lentamente gli occhi e fissa lo sguardo sull’oggetto scelto, senza battere le palpebre e senza muovere gli occhi. Rimani lì, immobile, finché riesci. Quando gli occhi iniziano a lacrimare o si affaticano, chiudi di nuovo le palpebre e visualizza interiormente il punto osservato.

All’inizio potrai mantenere lo sguardo per 2-3 minuti, ma con il tempo potrai arrivare a 10-12 minuti per sessione.


I benefici della pratica

Trataka è considerata una pratica di Shatkarma, cioè di purificazione yogica. I suoi effetti, però, vanno ben oltre la pulizia fisica degli occhi:

  • Migliora la vista, in particolare in caso di affaticamento o miopia

  • Aumenta la concentrazione, rendendo più chiara e stabile l’attività mentale

  • Armonizza il Manipura chakra, stimolando il sistema digerente ed endocrino

  • Favorisce il rilascio emotivo, grazie alla lacrimazione naturale che libera le tensioni accumulate


Consigli pratici per approfondire la pratica

  • Svolgi Trataka al mattino presto o la sera, quando la mente è più ricettiva

  • Mantieni una dieta leggera e vegetale nei periodi in cui pratichi regolarmente

  • Evita fonti luminose troppo intense o instabili

  • Dopo ogni sessione, resta in silenzio per qualche minuto, a occhi chiusi, osservando le sensazioni interiori

Non scoraggiarti se all’inizio il respiro si agita o gli occhi lacrimano subito: è normale. Ogni lacrima, in questa pratica, è parte del processo di purificazione.


Conclusione: uno sguardo che illumina

Trataka è una pratica antica, ma incredibilmente attuale. In un’epoca in cui siamo costantemente stimolati da immagini, luci artificiali e schermi, imparare a guardare con intenzione e presenza è un dono prezioso. Non si tratta solo di “vedere meglio”, ma di vedere più a fondo, dentro e fuori di sé.

Trataka è un invito a riscoprire la forza del silenzio, la chiarezza dello sguardo, la calma che nasce da un punto fermo in mezzo al movimento. È meditazione, purificazione, e risveglio. Uno sguardo che diventa luce.

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