AyurvedaBenessere psicofisico

Pinda Tailam, contro dolori reumatici, artrite, sciatalgie

di Vaidya Maestro Swami Joythimayananda

 

Con l’avvicinarsi dell’inverno, il corpo è soggetto all’aumento progressivo di disturbi articolari. Uno dei rimedi suggeriti dall’Ayurveda per lenire questi fastidi prevede l’applicazione sulla pelle del Pinda Tailam, un olio medicato, prodotto a base di olio di Sesamum indicum, olio di Ricinus, Gruta, cera d’api, mangista (Rubia cardifolia), Hemidesmus Indicus (che rinfresca i tessuti e riduce le infiammazioni) e acqua, che facilita l’azione delle erbe in profondità. Tuttavia l’ingrediente principale e caratteristico del Pinda Tailam prodotto in Italia è l’iperico (Hypericum perforatum), spesso utilizzato nella medicina occidentale come rimedio per la depressione. È noto anche con il nome di erba di San Giovanni, perché i suoi fiori gialli raggiungono la fioritura massima verso il 24 giugno.

 

I benefici

Grazie alle erbe di cui è composto, il Pinda Tailam è ideale per fronteggiare dolori reumatici, nevralgie e sciatalgie, artrosi e artrite, contratture, dolori muscolari, rigidità e gonfiore delle articolazioni. In più, ha preziose proprietà antinfiammatorie, antimicotiche e cicatrizzanti. È utile anche in caso di pelle secca, psoriasi e arrossamento della cute. L’applicazione di quest’olio ogni mattina sulle articolazioni o prima di iniziare una sessione di yoga porta benefici a tendini, legamenti e muscoli, rendendo la struttura corporea più elastica. Il Pinda può essere applicato semplicemente frizionando la parte dolorante o infiammata, l’ideale tuttavia è sottoporsi a un massaggio (o praticare un automassaggio), in modo che tutto il corpo possa godere della sua influenza benefica. Le mani hanno infatti il compito di ammorbidire e scaldare la pelle per predisporla a un assorbimento più immediato delle sostanze nutritive contenute nell’olio: grazie al loro movimento, le proprietà delle piante possono penetrare in profondità attraverso i pori della pelle. In seguito all’applicazione, è bene mantenere l’olio almeno 20 minuti sulla cute per permettere il suo assorbimento completo, dopodiché, volendo, si può risciacquare il corpo con una doccia tiepida.

 

Questione di energia

Ognuno di noi possiede caratteristiche fisiche e mentali specifiche ed esclusive. In Ayurveda il funzionamento di corpo e mente si chiama Prakruti (costituzione psico-fisica); essa è basata sulla predominanza di tre energie chiamate Tri Dosha: Vata, il flusso; Pita, l’energia; e Kapha, la struttura. Alla base dei Tre Dosha ci sono i cinque elementi (Etere e Aria: Vata; Fuoco e Acqua: Pita; Acqua e Terra: Kapha) di cui è composto ogni organismo, compresi animali, minerali e vegetali. Ogni elemento trova rappresentazione nella mano: il pollice corrisponde all’Etere, l’indice all’Aria, il medio al Fuoco, l’anulare all’Acqua e il mignolo alla Terra. Allo stesso modo, ritroviamo questi elementi all’interno del nostro corpo. Quando la loro energia non può scorrere liberamente, a causa di un problema fisico o mentale, si crea uno squilibrio. Il massaggio medicato, adatto a ogni costituzione e tipo di pelle, è ideale per riequilibrare tutti e tre i Dosha.

 

Un massaggio per guarire

Il massaggio ayurvedico, chiamato in sanscrito abyangam, se praticato tutti i giorni è una delle misure di igiene personale più importanti per il mantenimento della salute. Calma il sistema nervoso, stimola il sistema endocrino, migliora la circolazione, rimuove le tossine, ammorbidisce la pelle. Scegli uno degli olii erborizzati da massaggio (Tailam), L’Ayurveda ne utilizza centinaia, ma quattro sono i fondamentali: Vata Tailam, penetrante e riscaldante, Pita Tailam, addolcente e rinfrescante, Kapa Tailam, drenante e stimolante, mentre Pinda Tailam ha un’azione calmante e ricostituente.

  1. Riscalda l’olio a una temperatura gradevole (puoi farlo con il palmo della mano o usando un brucia-essenze).
  2. Versa un po’ di olio nella mano e sulla testa e inizia a massaggiare il cuoio capelluto, la fronte, le orecchie, la gola, la zona cervicale e infine la parte superiore della spina dorsale. Con la mano intera, palmo e dita.
  3. Pratica movimenti dolci e circolari (meglio in senso orario) sul petto, in particolare sulla zona del cuore e del plesso solare, poi sull’addome, intorno a ombelico e basso ventre.
  4. Strofina tutto il corpo davanti e dietro, frizionando ciascun lato energicamente: inizia da braccia, mani e dita, eseguendo movimenti lineari sulle ossa lunghe e circolari sulle articolazioni. Massaggia la parte inferiore della schiena e la spina dorsale, poi le gambe.
  5. Ricorda di massaggiare accuratamente anche i piedi.

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