
Pema Chödrön: 4 insegnamenti per accogliere la vita così com’è
Chi è Pema Chödrön? Monaca buddhista, guida spirituale e autrice amata. Scopri i suoi insegnamenti per affrontare paura, caos e cambiamento.
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Chi è Pema Chödrön
Pema Chodron è una delle più note insegnanti occidentali del Buddhismo tibetano. Nata Deirdre Blomfield-Brown nel 1936, ha vissuto una vita ordinaria fino a un evento che ha scosso profondamente la sua esistenza: il secondo marito la lasciò improvvisamente. Si trovava in New Mexico, con una tazza di tè in mano, quando ricevette la notizia. Quel momento segnò l’inizio di una trasformazione interiore radicale. Invece di fuggire dal dolore, Pema lo accolse e iniziò un cammino spirituale che la condusse al Buddhismo tibetano della tradizione Shambhala, Shambala in sanscrito significa “Terra nascosta” o “Terra occulta”.
E’ stato descritto come un luogo protetto dove predominano pace, quiete e felicità incontaminata: un paradiso sulla terra, o forse una Terra Pura, circondata da montagne innevate e percorsa a nord dal fiume Sitafondata da Chögyam Trungpa Rinpoche.
Nel 1981, Pema fu ordinata monaca a Hong Kong, diventando la prima donna americana a ricevere la piena ordinazione monastica nella sua tradizione. Oggi è una guida spirituale riconosciuta a livello internazionale, autrice di libri amati da praticanti di ogni provenienza.

I momenti chiave della sua vita spirituale
Il divorzio e la ferita aperta
Il dolore del divorzio aprì una ferita che Pema non cercò di suturare con distrazioni. Provò varie strade spirituali, dal sufismo agli ashram indiani, ma fu un semplice articolo sull’accettazione a risvegliare in lei una nuova consapevolezza: “Non c’è nulla di sbagliato nell’essere a terra”. Da quel momento, il suo approccio al dolore cambiò radicalmente.
L’incontro con Chögyam Trungpa
Chögyam Trungpa Rinpoche divenne il suo maestro spirituale e le insegnò una lezione fondamentale: solo abbracciando l’incertezza si può trovare una stabilità autentica. Trungpa raccontava storie emblematiche,come ad esempio “La storia del cane feroce“.
Trungpa Rinpoche era in visita in un monastero. All’interno del cortile c’era un cane grande e molto aggressivo, sempre legato. Durante una camminata con alcuni studenti, passarono accanto alla gabbia del cane. Improvvisamente, l’animale si liberò dalla catena e si precipitò verso il gruppo, ringhiando e abbaiando.
Gli studenti reagirono come chiunque: urlarono e iniziarono a correre. Ma Trungpa fece il contrario. Si voltò e corse verso il cane. Il cane, sorpreso da questa reazione inaspettata, si fermò e scappò indietro.
Il significato
Questa storia, per Trungpa e poi per Pema, non è un invito alla temerarietà fisica, ma un insegnamento sulla paura:
“Quando affrontiamo le nostre paure direttamente, senza scappare, la loro energia cambia. Spesso, la paura si dissolve come un’illusione spaventosa.”
Pema usa spesso questa metafora per spiegare come imparare a restare nel disagio, nel dolore o nell’incertezza, invece di agire in modo automatico o reattivo.come quella del cane feroce che affrontò correndogli incontro. Da lui, Pema imparò a non fuggire dalla paura, ma a guardarla negli occhi.
Il silenzio, la malattia e il ritiro
A metà degli anni Ottanta, una sindrome da stanchezza cronica la costrinse a ritirarsi per oltre un anno. Durante quel periodo scoprì la differenza tra dolore fisico e sofferenza mentale. La meditazione divenne per lei uno strumento di guarigione profonda, capace di spezzare le reazioni automatiche e riportare alla presenza.
Lasciare andare la perfezione
La ricerca della perfezione è una forma di aggressività verso se stessi. Pema invita a coltivare una relazione amichevole con i propri limiti e difetti. La meditazione non serve a diventare “perfetti”, ma a conoscere profondamente ciò che siamo.
Coltivare la compassione
La compassione non nasce dalla pietà, ma dall’esperienza condivisa del dolore. Più siamo disposti ad abitare la nostra sofferenza, più possiamo comprendere quella degli altri. La pratica di Metta e del Tonglen, che Pema insegna spesso, consiste proprio nell’inspirare la sofferenza e nell’espirare sollievo e amore
Applicare i suoi insegnamenti oggi
Un esercizio quotidiano: sedersi nel mezzo
Ogni giorno, per qualche minuto, siediti in silenzio. Respira. Lascia che emerga qualsiasi emozione o pensiero. Non scappare. Non modificare. Solo resta. Questo è il cuore dell’insegnamento di Pema: l’invito a non fuggire da ciò che siamo.
In tempi difficili: la gentilezza prima di tutto
Quando la vita si fa complessa, invece di reagire con rabbia o rigidità, prova a portare gentilezza al respiro, al corpo, a chi ti è vicino. Come direbbe Pema: “Vuoi aggiungere pace o aggressività al mondo?”
Libri
Se il mondo ti crolla addosso -Consigli dal cuore per i tempi difficili
