Lo zenzero
«Ogni buona qualità è contenuta nello zenzero»: così recita un antico proverbio indiano riferendosi alla radice che ha conquistato il mondo. Tra i suoi illustri sostenitori c’erano anche Confucio, Pitagora e molti altri filosofi. Lo zenzero era chiamato originariamente srngavera, in sanscrito, e singivera in lingua pali, cioè “corna”, per la caratteristica forma del rizoma; un altro termine sanscrito per definirlo, ma ancora molto usato oggi, era vishwabhesaj, che letteralmente significa “rimedio universale”.
È utilizzato da millenni in tutta l’Asia nella preparazione di molti piatti a base di alimenti fermentati, in salse e curry. Possiede elevate proprietà antiossidanti e battericide ed è molto utilizzato nella conservazione del cibo. Ha un’importante funzione rituale in India, come sostitutivo di cipolle e aglio, proibiti in vista di imminenti riti religiosi perché ritenuti offensivi nei confronti delle divinità, dal sapore troppo intenso e che dunque distoglie dalla meditazione e dalla preghiera.
In medicina ayurvedica è consigliato per favorire la digestione dopo pasti sostanziosi ed è anche un ottimo rimedio contro crampi addominali e meteorismo. A tale scopo si utilizza il succo ottenuto grattugiando prima la radice e spremendo successivamente la polpa. È ottimo anche tritato e tostato nel ghee (burro chiarificato) oppure frullato nei chutney (le composte della cucina indiana a base di frutta o verdure e spezie) e in qualsiasi altro tipo di salse. Rafforza agni, il fuoco digestivo, e riduce kapha e vata, le due tipologie caratterizzate dalla qualità del freddo. Svolgendo questa azione riscaldante, è dunque indicato nei mesi invernali, in particolare assunto sotto forma di tè, che aiuta tra l’altro ad evitare un eccessivo accumulo di tossine (ama).
CHUTNEY ALLE NOCI
Per preparare un vasetto di chutney, frullate 3 mele renette dopo averle sbucciate, insieme a cucchiaino di sale marino integrale, 1 di succo di limone, 1 di zenzero grattugiato, 2 di zucchero di canna, di cannella, una presa di peperoncino rosso triturato, 1 cucchiaino di anice stellato e 80 ml d’acqua.
Riponete il tutto in frigo per qualche ora, prima di consumarlo. Quindi servitelo in coppette di vetro guarnendo con gherigli di noci tritate e foglioline di menta a piacere. Si conserva per vari giorni in frigorifero, molti di più se si fa bollire il vasetto come nel caso delle nostre marmellate