AyurvedaBenessere psicofisico

La saggezza del colon

di Swami Joythimayananda

 

Il colon, chiamato in sanscrito Pakwashaya, è considerato in Ayurveda l’organo più importante dell’apparato digerente: ha inizio a livello del tratto finale dell’intestino tenue e termina con il retto e il canale anale, per una lunghezza complessiva di circa un metro e mezzo. Si struttura in tre parti: colon ascendente, colon trasverso e colon discendente, formate da strutture muscolari, vascolari, linfatiche e da fibre nervose che ne regolano il movimento. In dettaglio, il colon genera due tipi di contrazioni: quelle segmentarie, che frammentano il contenuto colico, e quelle peristaltiche, che permettono l’evacuazione delle scorie. La funzione principale di quest’organo è infatti quella di eliminare le sostanze dannose attraverso il canale rettale e assorbire quelle nutritive utili per l’organismo, come acqua, sali minerali e vitamine. Il colon svolge anche un ruolo protettivo dal punto di vista immunitario, poiché contiene numerosi batteri “buoni” che svolgono funzioni utili: limitano la crescita di batteri dannosi e favoriscono il metabolismo. Un errato stile di vita può disturbare l’attività di questi batteri, provocando un cattivo funzionamento del colon, con conseguenze piuttosto gravi: le scorie presenti al suo interno possono diffondersi nell’organismo attraverso il sistema linfatico, causando una sorta di “auto-intossicazione”. In queste circostanze possono emergere disturbi, quali emorroidi, flatulenza, meteorismo, cellulite, colite, infiammazioni e stitichezza. Per contrastare questi sintomi l’Ayurveda utilizza un trattamento chiamato Basti, il quale bilancia con facilità (e risultati abbastanza veloci) i vari squilibri.

Questa pratica consiste nella somministrazione per via rettale, per mezzo di un clistere, di vari medicamenti scelti in base al disturbo da correggere: Sodhana Basti (decotto a base di triphala, aglio e cipolla), per una semplice purificazione; Snehana/Anuasana Basti, per lubrificare e mantenere la salute della flora batterica e per lenire infiammazioni, contratture o dolori mestruali; Bruhana Basti, per aumentare di peso e offrire un supporto ricostituente al corpo; Vajikarna Basti, per migliorare la qualità e la quantità dello sperma e favorire la fertilità.

 

La dieta

Differenziata secondo la costituzione di ogni persona, che contenga ogni giorno alimenti che portano le qualità dei 5 elementi (Terra, Acqua, Fuoco, Aria e Spazio), favorirà la salute dell’intestino. Importante è variare alimentazione e mantenere una risonanza particolare con l’elemento Spazio, per esempio praticando un digiuno completo un giorno alla settimana e conservando ad ogni pasto un quarto di spazio vuoto nello stomaco (questo significa che non dovremmo mai alzarci da tavola con un senso pieno di sazietà). Ricordati di aggiungere ai pasti i medicinali naturali: aglio, pepe, cumino, semi di finocchio, sedano, cannella, cipolla, origano, foglie di curry, alloro, zenzero.

 

Stop alla stitichezza

La stipsi è senza dubbio il disturbo più diffuso causato dal cattivo funzionamento del colon. L’Ayurveda non la considera una malattia, ma la diretta conseguenza di un errato stile di vita, da correggere:

  • consuma meno alimenti raffinati o con farina bianca, zucchero, sale e condimenti grassi;
  • digiuna una volta alla settimana;
  • mangia in orari regolari e concludi la cena almeno due ore prima di andare a letto;
  • frutta e verdura ogni giorno;
  • bevi due litri d’acqua al giorno prima delle 14; no caffè, alcol, bevande gassate;
  • 30 minuti ogni giorno di yoga;
  • segui una dieta vegetariana;
  • mangia solo quando lo stomaco è vuoto e non riempirlo mai del tutto;
  • inizia la giornata con un bicchiere di acqua calda mescolata con succo di limone e un cucchiaio di miele.

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