Saggezza

Significato del Dharma

Nell'Induismo e nel Buddhismo il significato del Dharma, insegna a condurre una vita in armonia nel mondo.

di Elisa Chiodarelli

“Dharma”è un termine centrale nella filosofia orientale: un concetto ricco di sfumature e significati. Il significato del Dharma ,di origine sanscrita, viene spesso tradotta come “dovere”, “legge universale” o “principio di ordine”.

Tuttavia, il suo significato va ben oltre una semplice definizione. Comprenderlo e applicarlo nella vita quotidiana può trasformare il modo in cui viviamo, lavoriamo e ci relazioniamo con il mondo.

Il significato del Dharma nella Bhagavad Gita

Rappresenta il “principio universale che regola la vita e l’esistenza”. Nella tradizione vedica e nella Bhagavad Gita,  è visto come l’ordine intrinseco che mantiene l’equilibrio dell’universo. Ogni essere vivente, secondo questa visione, ha un ruolo e un dovere specifico, che varia in base alla propria natura, situazione e contesto.

La Bhagavad Gita lo descrive come il “dovere individuale” che ciascuno deve compiere per realizzare il proprio potenziale e contribuire al benessere collettivo. Non si tratta di un’imposizione esterna, ma di un’armonia interiore che guida le nostre azioni. Come dice Krishna ad Arjuna nella Gita:

“Meglio compiere il proprio Dharma imperfettamente che seguire quello di un altro con perfezione.”

(Bhagavad Gita, III, 35)

Nell’induismo e nel Buddhismo.

Nell’Induismo

 Nella tradizione induista,  è un concetto fondamentale che pervade ogni aspetto della vita, dalla sfera personale a quella sociale, fino a quella cosmica. Si tratta di un principio universale che rappresenta l’ordine naturale e morale dell’universo. In termini pratici, iè il codice di condotta che ogni individuo deve seguire per mantenere l’armonia all’interno della propria vita e del mondo circostante.

L’induismo riconosce quattro obiettivi principali nella vita, noti come Purushartha:

  1. Dharma – Dovere morale e rettitudine.
  2. Artha – Benessere materiale e prosperità.
  3. Kama – Desiderio e piacere.
  4. Moksha – Liberazione spirituale.

Tra questi, il Dharma è considerato il primo e più importante, perché guida gli altri tre. Ogni individuo ha un Dharma specifico da seguire, determinato da:

Classe Sociale: Il sistema tradizionale delle caste (brahmani, kshatriya, vaishya, shudra) influenzava il tipo di doveri assegnati a ciascuno.

Fase della vita: Le quattro fasi della vita (studente, capofamiglia, eremita, rinunciante) determinano quali responsabilità hanno priorità in un dato momento.

Il Dharma e il Karma:

Nell’induismo, il Dharma è strettamente legato al “Karma” (azione). Seguire il proprio Dharma consente di accumulare buon Karma, che a sua volta influenza il ciclo di rinascite (Samsara) e avvicina alla liberazione finale (Moksha).

 Nel Buddhismo

 Nel Buddhismo, il termine  assume una sfumatura diversa, pur mantenendo una connessione con il concetto di ordine e armonia. Il Dharma, nella visione buddista, si riferisce principalmente agli “insegnamenti del Buddha”, la via che conduce alla liberazione dal ciclo di sofferenza (Samsara).

I pilastri del Dharma buddhista si fondano su:

 

  1. Le Quattro Nobili Verità”:

– La sofferenza esiste (Dukkha).

– La sofferenza ha una causa (desiderio o attaccamento).

– Esiste una fine alla sofferenza (Nirvana).

– Il sentiero per la cessazione della sofferenza è il Nobile Ottuplice Sentiero.

 

  1. Il Nobile Ottuplice Sentiero:

– Una guida pratica che include principi etici (retta parola, retta azione), sviluppo mentale (retta concentrazione, retta consapevolezza) e saggezza (retta visione, retto pensiero).

 

  1. Le Tre Gemme:

Ogni buddhista cerca rifugio nel Buddha, nel Sangha (comunità) e nel Dharma, inteso come la verità universale e il cammino da seguire.

Una legge Naturale

Ognuno di questi cammini rappresenta il corretto comportamento da tenere per raggiungere l’Illuminazione e fa parte degli insegnamenti del Buddha Gautama insieme alle Quattro Nobili Verità. Egli reputava che non fosse giusto tenere per sé le rivelazioni a cui era giunto, quindi cominciò a divulgarle per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Questi insegnamenti sono oggi considerati il cuore della dottrina buddhista e vengono trasmessi con il nome di Dharma, termine sanscrito che significa “legge universale”, “verità” o “via giusta”.

Nel contesto buddhista, il Dharma è la guida etica, meditativa e filosofica che permette di liberarsi dalla sofferenza. Comprende non solo i testi e i discorsi del Buddha, ma anche la pratica quotidiana della consapevolezza, della compassione e della retta condotta. Studiare e mettere in pratica il Dharma significa entrare in relazione viva con gli insegnamenti del Risvegliato, coltivando saggezza (prajñā), disciplina (śīla) e concentrazione (samādhi).

Il Buddhismo  non è un sistema di regole statiche, ma una legge naturale che descrive il funzionamento dell’universo e della mente umana.

Dharma e Compassione

Uno degli aspetti più distintivi nel buddhismo è il ruolo centrale della compassione (Karuna). Vivere secondo il Dharma non riguarda solo la propria crescita spirituale, ma anche il servizio agli altri, riducendo la sofferenza nel mondo.

Libro

Dhammapada -La via del Buddha

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