Anukalana Yoga: 6 fasi di integrazione tra Yoga e Tai Chi per un movimento fluido
Scopri l'Anukalana Yoga, un metodo che integra Yoga e Tai Chi per un movimento fluido e una respirazione naturale. Esplora la sequenza delle posizioni e il concetto di Yin e Yang.
testo raccolto da Bice Mattioli
foto di Giorgio Majno
Anukalana Yoga è un metodo fondato da Jacopo Ceccarelli, che unisce i principi dello Yoga e del Tai Chi per favorire l’integrazione armoniosa tra corpo e mente. Anukalana, che in sanscrito significa “unificazione attraverso l’integrazione”, si basa su un profondo lavoro di consapevolezza del movimento e dell’energia interna ed esterna al corpo. Questo metodo mira a sviluppare una pratica fluida e naturale che si adatti alle caratteristiche e ai bisogni individuali.
L’integrazione di Anukalana Yoga
Unificazione e fluidità
Il principio base dell’Anukalana Yoga è l’integrazione di diverse pratiche yogiche, come quelle previste dall’Ashtanga (le otto membra dello Yoga Sutra), con tecniche di movimento ispirate al Tai Chi. L’obiettivo è favorire la fluidità dentro e fuori dal corpo, rendendo la pratica più morbida e automatica. La fluidità permette di indirizzare l’energia verso i centri sottili, dove ha origine il movimento.
Movimento e Respirazione Organismica
Uno degli elementi distintivi di Anukalana Yoga è la “Respirazione Organismica”, una tecnica che permette di respirare in modo profondo, naturale e spontaneo. Questa modalità di respirazione armonizza i movimenti del corpo, aprendo le vie per il fluire dell’energia vitale, il Prana.
Il principio del movimento costante
Niente è immobile
Nel metodo Anukalana, anche i momenti di apparente stasi sono visti come movimenti sottili, dove il respiro e le funzioni vitali, come il battito cardiaco e la trasformazione cellulare, continuano ad agire. Questo principio richiama l’idea dell’impermanenza buddhista, in cui tutto nell’Universo è in costante cambiamento.
Il movimento degli opposti
Il metodo lavora sulla consapevolezza del movimento tra opposti, come Yin e Yang nella filosofia taoista, o Shiva e Shakti nel tantra. Le transizioni tra le posizioni (asana) riflettono questo continuo fluire tra espansione e contrazione, raccoglimento e apertura.
L’influenza del Tai Chi nell’Anukalana Yoga
Il focus sul Dan Tien e Svadhisthana Chakra
Nel Tai Chi, l’attenzione è rivolta al Dan Tien, un centro energetico situato nella zona del secondo chakra, Svadhisthana. Questo serbatoio energetico è fondamentale per il movimento fluido e armonioso, che simula il movimento dell’oceano cosmico. Durante la pratica, ogni articolazione è coinvolta per evitare tensioni e migliorare la distribuzione del peso.
Respirazione articolare
La respirazione gioca un ruolo cruciale nel metodo Anukalana. “Respirazione articolare” significa usare brevi pause tra inspirazione ed espirazione per aprire determinate parti del corpo e liberare le tensioni fisiche ed emotive.
La sequenza fluida di Anukalana Yoga
Il movimento tra Yin e Yang
Nella sequenza fluida di Anukalana Yoga, il movimento alterna fasi Yin (contrazione e raccoglimento) e fasi Yang (espansione e apertura). Le posizioni finali, come Suryasana o Parsvakonasana, rappresentano l’espansione Yang, mentre le transizioni tra queste posizioni sono fasi di raccoglimento Yin. Il movimento fluido e continuo tra una posizione e l’altra permette al Prana di fluire liberamente.
Le 6 fasi della sequenza di Anukalana Yoga
1. Posizione del Sole (Suryasana)
Inizia allargando le gambe e allungando le braccia in direzioni opposte, radicando i piedi al suolo. Il torace si espande mentre la testa si solleva, focalizzando l’attenzione sull’Anahata chakra. (Fase Yang)
Transizione: Espirando, rilassa le articolazioni e fluisci verso il suolo, mantenendo un movimento morbido e uniformeluisci verso il suolo con un movimento morbido. Il peso uniformemente distribuito su entrambi i piedi. (Fase Yin)
2 Triangolo con il braccio esteso (Parsvakonasana)
Espandi il torace, allunga il fianco destro e stendi gamba e braccio in direzioni opposte. Mantieni morbidezza nelle giunture per favorire la fluidità.
Transizione: Rilascia le articolazioni e fluisci nella prossima transizione, disegnando semicerchi con le braccia.Il corpo è un contenitore vuoto, pronto a riempirsi. Spingi con i piedi per aiutare le gambe alla risalita del busto. Tutto il corpo partecipa al movimento. (Fase Yin)
3 Guerriero II (Virabhadrasana II)
Inspirando, espandi il torace e allunga la gamba destra mentre il busto si erge. Le braccia si estendono in direzioni opposte, creando una sensazione di pienezza. Radica il peso anche sulla gamba posteriore, piegando leggermente le ginocchia per evitare tensioni. (Fase Yang)
Transizione: Espirando, rilassa tutte le articolazioni, permettendo una transizione fluida verso la prossima posizione. Il corpo si muove leggero e libero. (Fase Yin)
4 Triangolo (Trikonasana)
IInspirando, espandi il torace e allunga le gambe, il busto e le braccia in un movimento fluido. Lo sguardo si dirige verso la mano destra mentre il corpo si apre. Gestisci il peso accogliendolo sulle gambe, ma anche sulla mano sinistra. (Fase Yang)
Transizione: Lascia che sia il ritmo del respiro a guidare il movimento e non viceversa. Prepara le mani a terra appoggiando i polpastrelli e radica bene le piante dei piedi. (Fase Yin)
5. Posizione del busto verso i piedi (Ardha Padottanasana)
Inspirando espandi il torace, stendi tutte le articolazioni ed entra in Ardha Padottanasana. Cerca la sensazione di “presa” sul pavimento con entrambe le mani e distribuisci il peso tra mani e piedi. (Fase Yang)
Transizione: Espirando, svuota l’addome e srotola il corpo lentamente, lasciando che il movimento parta dal basso verso l’alto. Cerca di creare “un’onda vertebrale” in questo movimento di transizione che ti riporta alla posizione iniziale. Spingi il pavimento con i piedi per facilitare la risalita del busto. (Fase Yin)
6. Posizione del Sole (Suryasana)
Inspirando, completa l’onda vertebrale che riporta il corpo nella posizione iniziale di Suryasana. Espandi il torace, stendendo ogni articolazione e permettendo al Prana di fluire in tutto il corpo. (Fase Yang)
Ripeti la sequenza
Espirando, inizia un nuovo ciclo, ripetendo la sequenza sull’altro lato per completare il bilanciamento tra Yin e Yang
L’importanza della respirazione nell’Anukalana Yoga
Il principio della Respirazione Organismica
Nell’Anukalana Yoga, la respirazione è vista come una funzione vitale che riflette la tendenza naturale del corpo. L’inspirazione espande il torace, dove il Prana si muove verso l’alto, mentre l’espirazione svuota l’addome, guidata dall’Apana, che scende verso il basso. Durante l’espirazione, gli addominali bassi si attivano per ritrarre l’addome, mentre l’inspirazione espande il torace attraverso l’uso del diaframma.
Armonia di opposti
L’Anukalana Yoga integra i principi taoisti di Yin e Yang, dove ogni respiro rappresenta l’alternanza tra vuoto e pieno, alto e basso, dentro e fuori. La pratica diventa così una danza fluida e meditativa che unisce corpo e mente, esprimendo la natura centrifuga dello Yang nell’espansione del corpo e la natura centripeta dello Yin nella contrazione.
Conclusione
L’Anukalana Yoga è una pratica che unisce Yoga e Tai Chi, creando una sequenza fluida che integra respiro, movimento e consapevolezza. Ogni transizione rappresenta un equilibrio tra Yin e Yang, dove l’espansione e la contrazione si alternano in un continuo flusso di energia. Questa pratica aiuta a sviluppare una maggiore fluidità nei movimenti e una profonda connessione con l’energia vitale, il Prana
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