
La Vita di Swami Shivananda
Scopri la vita di Swami Shivananda, servizio e spiritualità : il suo viaggio da medico a sannyasi a Rishikesh, e il potere dell'Integral Yoga.
Dalla Medicina all’Integral Yoga a Rishikesh
Rishikesh, sulla riva del Gange, qui, nel 1924, Swami Shivananda trovò il suo maestro, Swami Vishwananda, e iniziò il suo viaggio come sannyasi, asceta errante ai piedi dell’Himalaya. Durante la sua vita, Sivananda ispirò migliaia di discepoli e diffonde ancora oggi il messaggio dell’Integral Yoga, basato su sei principi: servi, ama, dona, purificati, medita, realizza
Dal medico al ricercatore spirituale
Swami Sivananda nacque nel 1887 con il nome di Kuppuswamy in una famiglia bramina nel Tamil Nadu, India. Fin da piccolo mostrò un grande interesse per la spiritualità, ma fu la sua profonda compassione a spingerlo verso la medicina. Studiò con dedizione e divenne un medico rispettato, trasferendosi in Malesia, dove offriva cure gratuite ai più bisognosi.
Un episodio significativo racconta che un giorno, dopo aver curato un uomo povero senza chiedere nulla in cambio, il paziente lo benedisse dicendo: “Dottore, la tua medicina guarisce il corpo, ma il tuo cuore cura l’anima.” Questo evento lo segnò profondamente, rafforzando in lui l’idea che la guarigione materiale non fosse sufficiente senza una trasformazione interiore.
Nel 1923, dopo anni di servizio, sentì un vuoto interiore sempre più profondo. Decise di lasciare la sua carriera medica e intraprendere un pellegrinaggio spirituale. “La medicina cura il corpo, ma solo la spiritualità cura la mente e lo spirito,” avrebbe detto in seguito.
L’incontro con il Guru e la vita monastica
Nel 1924, dopo mesi di viaggio, Kuppuswamy giunse a Rishikesh, una delle capitali spirituali dell’India. Qui incontrò Swami Vishwananda, che lo riconobbe come un’anima pronta per la rinuncia e lo iniziò come monaco, dandogli il nome Swami Shivananda Saraswati.
Aneddoto: Si racconta che il giorno della sua iniziazione, Vishwananda gli chiese di abbandonare ogni possesso. Sivananda gli consegnò i suoi pochi averi, tra cui un piccolo libro di medicina. Il maestro sorrise e disse: “Ora inizia la vera cura, quella dell’anima.”
Dopo l’iniziazione, Sivananda visse in una capanna di paglia, praticando severi voti di disciplina, digiuno e silenzio. Passava le giornate meditando sulle rive del Gange, nutrendosi solo di frutta e riso, e assistendo gli ammalati senza distinzione di casta o religione.
Poco alla volta, la sua fama si diffuse. Iniziarono ad arrivare discepoli da tutta l’India, attratti dalla sua semplicità e saggezza.
L’Integral Yoga: la sintesi delle vie spirituali
Swami Shivananda non vedeva lo yoga come una singola pratica, ma come un cammino completo per la realizzazione del Sé. L’Integral Yoga è un approccio che unisce diverse tradizioni yogiche, offrendo una via accessibile a tutti e recuperando e rinnovando la tradizione tantrica dello Yoga Nidra, il sonno yogico e l‘introdizione del Salkalpa:
- Karma Yoga (servizio disinteressato) – “Il primo dovere dell’uomo è imparare a dare, con generosità e amore.”
- Bhakti Yoga (devozione) – “Ama Dio con tutto il cuore, e servirai tutti con amore.”
- Jnana Yoga (conoscenza) – “Conosci te stesso e conoscerai l’Universo.”
- Hatha Yoga (disciplina fisica) – “Il corpo è il tempio dell’anima, trattalo con rispetto.”
- Raja Yoga (controllo della mente) – “Una mente silenziosa è la porta della pace.”
- Dhyana Yoga (meditazione) – “Chi medita regolarmente, trova Dio ovunque.”
Un episodio interessante: un giorno, un giovane discepolo chiese a Sivananda quale fosse il percorso migliore tra Bhakti e Jnana Yoga. Lui sorrise e rispose: “È come chiedere se è meglio respirare o bere acqua. Entrambi sono necessari per la vita.”
Il suo metodo era pratico e universale. Non imponeva dogmi, ma incoraggiava a trovare il proprio equilibrio tra azione, devozione, conoscenza e meditazione.
L’eredità di Swami Shivananda
Nel 1936 fondò la Divine Life Society, che divenne il centro della sua missione spirituale. Scrisse oltre 200 libri, diffondendo lo yoga e la filosofia vedantica nel mondo.
Dopo la sua morte nel 1963, il suo messaggio continuò grazie ai suoi discepoli, tra cui Swami Vishnudevananda, che fondò la Sivananda Yoga Vedanta Centers e portò lo yoga in Europa e America.
Oggi, il suo insegnamento vive nei centri di yoga Sivananda in tutto il mondo. La sua filosofia resta un faro per chi cerca un sentiero spirituale basato sulla semplicità, l’amore e il servizio altruista.
Servire gli altri è il modo più rapido per realizzare Dio. Quando ami tutti, Dio dimora in te.”
Swami Sivananda