Yoga TherapyPratica

Asse intestino cervello

Come lo yoga può migliorare l'asse intestino e cervello, Una sequenza per le Malattie Infettive Croniche Intestinali , che integra yoga e medicina e e controllare il disagio

 

 

Come lo Yoga può migliorare la salute Intestinale

La visione ayurvedica


Il “sentire di pancia” è una saggezza antica, l’asse intestino cervello è spesso percepita come più autentica della pura ragione. Secondo la Medicina Ayurvedica, l’intestino è considerato un “secondo cervello”, responsabile della produzione del 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere. Negli ultimi anni, il crescente aumento delle malattie infiammatorie croniche intestinali (M.I.C.I.) sembra suggerire un trend preoccupante: siamo sempre più tristi e meno intuitivi.

Un progetto innovativo al Policlinico di Pavia

C’è un progetto per contrastare l’aumento delle malattie intestinali al Policlinico San Matteo di Pavia. Un programma che integra yoga e medicina allopatica, dimostrando la strordinaria capacità dello yoga di ridurre lo stress , un fattore chiave nel fattore dell’aggravamento dei sintomi delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali e aiutare l’asse intestino cervello.

 I benefici dello yoga per la salute intestinale

E’ previsto un programma di due ore settimanale per 12 settimane per salvaguardare le qualità dell’asse intestino cervello. .Oltre ai benefici fisici delle posture e della respirazione, l’impatto psicologico dello yoga è cruciale. Aiuta i pazienti a migliorare la percezione e la gestione del disagio, riducendo l’incidenza di riattivazione della malattia e favorendo un cambiamento di rotta nella loro vita.

I partecipanti al programma sono incoraggiati a praticare yoga quotidianamente a casa, seguendo le indicazioni degli insegnanti. L’obiettivo è fornire loro una “cassetta degli attrezzi” per affrontare i sintomi intestinali (dolore addominale, diarrea e tenesmo rettale) ed extraintestinali (stanchezza, malessere generale e mente annebbiata).

Yoga e impatto psicologico: gestire il disagio

Lo yoga aiuta a interrompere il circolo vizioso dell’ansia e dello stress, che contribuisce a intensificare gli stati infiammatori e i sintomi delle M.I.C.I. Grazie a questa pratica, i pazienti possono trovare sollievo e sviluppare una maggiore resilienza nei confronti del proprio benessere intestinale.

 

Sequenza Asana

All’addome e all’asse intestino cervello, va riconsegnata gradualmente la sua dignità, distendendone le chiusure, rilassandolo, riportandolo in posizione ‘centrale’. La lezione di Integral Yoga® Therapy dedicata a chi soffre di M.I.C.I. inizia con un lavoro molto dolce sul corpo, adattato ai bisogni della persona, distinto in quattro stadi:

 

1 • Posizione della dea

Tonifica i muscoli e gli organi addominali. L’addome diviene il centro della posizione e attira a sé flussi energetici. La posizione svolge un’utile azione a livello dell’apparato osseo e muscolare, spesso coinvolto nella sintomatologia delle M.I.C.I. e sviluppa forza, resistenza e stabilità, promuovendo la riappropriazione della fiducia in se stessi.

 

2 • Aswini Mudra

All’inspirazione contrai il pavimento pelvico come a trattenere la pipì, all’espirazione rilascialo con controllo e morbidezza. Promuove la tenuta degli sfinteri e il recupero del senso di sicurezza, governa le funzioni del colon e degli organi escretori.

 

3 • Mezzo Ponte

All’inspirazione solleva dinamicamente il bacino, premendo i piedi a terra; all’espirazione riportalo al suolo. L’arcuazione della colonna riduce la pressione sull’addome. Massaggia la distensione del colon e del tratto gastroenterico.

 

4 • Torsione supina

Accavalla le gambe e portale da un lato, mentre la testa ruota dal lato opposto. Ripeti dall’altro lato. Le torsioni sono note per i loro benefici per il sistema gastro-enterico: massaggiano gli organi addominali favorendo assimilazione ed eliminazione, e portano un’azione tonificante a fegato, milza, reni, ghiandole surrenali. Agiscono sul sistema nervoso stimolando le innervazioni che provengono dalla parte bassa della colonna.

5 • Rilassamento profondo

Il rilassamento profondo viene qui proposto nella posizione di Supta Baddha Konasana, comoda e ben sostenuta da supporti. Durante questa fase, le tossine rilasciate nei canali sanguigni vengono trasportate ai polmoni e poi espulse dal corpo durante le pratiche di respirazione. Le onde cerebrali si sintonizzano su frequenze particolari, capaci di calmierare stati di ansia e stress, abbattere i livelli di infiammazione, rafforzare il sistema immunitario e la riconnessione dell’asse intestino-cervello.

 

Pranayama

1 • Respiro Trifasico

All’inspirazione espandi l’addome, quindi il torace, sollevando da ultimo, leggermente, le clavicole; all’espirazione rilassa la parte inferiore del collo, senti le clavicole abbassarsi, il torace ritrarsi e l’addome rientrare.

Il respiro nasce dall’addome e torna all’addome, mantenendolo così il più possibile rilassato e morbido durante l’excursus respiratorio.

2 • Respirazione a narici alternate

Chiudi la narice destra ed espira da quella sinistra, inspira quindi dalla stessa; chiudi la narice sinistra ed espira dalla narice destra, poi inspira da quella destra, chiudila ed espira dalla sinistra. Attiva il sistema nervoso parasimpatico, calmando la mente e le tensioni addominali. Riequilibra la connessione tra gli emisferi cerebrali, aiutando la ricostituzione di quell’asse di comunicazione addome-cervello.

3 • Il ronzio dell’ape

Chiudi simbolicamente i cinque organi di senso con le dita (pollici alle orecchie, indici agli occhi, medi al naso, anulari sotto il naso, mignoli sotto la bocca) emetti un suono simile al ronzio di un’ape. La vibrazione sonora agisce a livello cellulare e nervoso, allevia lo stress e la tensione cerebrale riducendo rabbia, ansia, insonnia. Accelera inoltre la guarigione dei tessuti del corpo.

Meditazione (Dhyana)

In posizione comoda porta l’attenzione sul flusso del respiro che entra ed esce dalle narici. Osserva con distacco i pensieri che sorgono senza dare loro importanza. La pratica della meditazione diminuisce il battito cardiaco, regolarizza la pressione sanguigna, abbassa i livelli di colesterolo, riduce gli stati di paura, ansia, irritabilità e malumore.

Conclusioni

I nuovi orizzonti della terapia biologica hanno rivoluzionato la storia naturale di queste condizioni, mentre c’è sempre più attenzione alla qualità di vita dei pazienti e all’impatto che un corretto stile di vita possa avere sulla malattia, per mantenere integrso l’asse intestino cervello.

Conosci e pratica queste meditazioni sull’impermanenza per migliorare la qualità della tua vita .

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